sabato 29 marzo 2014

CONSORZIO DI BONIFICA DELLA ROMAGNA OCCIDENTALE: BILANCIO 2014. LUNEDI 31 MARZO SCADE IL TERMINE PER PAGARE LA TASSA

Invaso a Brisighella.

Supera i 30 milioni di euro l'importo approvato dal Consiglio d'Amministrazione del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale nel Bilancio di previsione per l'attività di gestione dell'esercizio 2014, che programma la gestione ordinaria dell'ente, gli interventi di manutenzione e la realizzazione di nuove opere finalizzate alla difesa idrogeologica del territorio e all'efficiente distribuzione delle risorse idriche. Oltre metà dell'intero esercizio (16,8 milioni di euro) è costituito da nuove opere e manutenzioni straordinarie che saranno realizzate dal Consorzio grazie a finanziamenti del Ministero delle Politiche Agricole, della Regione e di altri enti pubblici. «L'approvazione del Bilancio è stata anche l'occasione per il Consorzio per fare il punto della situazione sullo stato di realizzazione dei progetti strategici - L'attività svolta dal Consorzio nel Distretto montano è stata come sempre ispirata al mantenimento della consolidata presenza dell'ente nel territorio e ha riguardato un'intensa e articolata attività di progettazione nel 2013, che troverà compimento con la realizzazione di importanti lavori nel


2014. I progetti hanno riguardato opere di sistemazione idraulico-forestale, opere irrigue, strade e acquedotti rurali, manutenzione di opere pubbliche di bonifica e opere infrastrutturali che sono ora in fase di realizzazione per un importo di oltre 7 milioni di euro. «Pur riconoscendo con orgoglio che tutta la consistente mole di lavoro è stata resa possibile dalla potenzialità operativa dell'ente - prosegue Asioli - si ribadisce che è quanto mai auspicabile una rapida definizione del ruolo del Consorzio di Bonifica nel territorio montano, sia da parte della Regione Emilia-Romagna che della Regione Toscana, per consentire di decidere se adeguare o meno la struttura operativa alle crescenti richieste di collaborazione che vengono avanzate, mantenendo inalterata la consolidata presenza sul territorio, testimoniata dalla stima e fiducia delle istituzioni e degli stessi consorziati nei confronti dell'ente.» «La riduzione del rischio idrogeologico è possibile solo se il Governo italiano interviene per eliminare per tale settore i vincoli del patto di stabilità e se si sanno cogliere le opportunità offerte dalle risorse europee della programmazione di sviluppo rurale» aggiunge Asioli, riprendendo quanto affermato dal presidente dell'Anbi Massimo Gargano in apertura dell'undicesima Conferenza Organizzativa dell'Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni che si è conclusa pochi giorni fa a Venezia. «L'inverno ormai alle spalle - conclude Asioli - ha posto con forza il tema del dissesto del territorio, incrementato da piovosità eccezionali, conseguenza dei cambiamenti climatici. E ha confermato quanto sia importante l'impegno dei Consorzi di bonifica Ci uniamo perciò alla richiesta del presidente dell'Anbi Gargano, affinché le Amministrazioni territoriali facciano proprio il Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico elaborato dai Consorzi di bonifica, una risposta concreta, frutto dell'esperienza unica maturata sul territorio».

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