mercoledì 22 luglio 2015

RIFLESSIONI ESTIVE SULLA TARI A FAENZA DEL CONSIGLIERE CERICOLA MA VALIDO PER TUTTI I COMUNI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA



Lunedì 27 luglio il Consiglio Comunale di Faenza approverà l’importo della tassa rifiuti (TARI) che dovremo pagare per il 2015, per cui voglio condividere con i cittadini alcune mie personali osservazioni. Il processo di formazione della TARI è il seguente: Hera spa propone una cifra per la gestione operativa del servizio rifiuti, un ufficio regionale (ATERSIR) dovrebbe controllare tale importo e cercare di tutelare gli interessi dei cittadini, sempre questo ufficio regionale convoca i Comuni della Provincia di Ravenna e gli presenta il conto, i singoli Comuni ne prendono atto e deliberano come ripartire questo importo tra utenze domestiche e non domestiche, usando i parametri previsti da alcuni decreti ministeriali. Ovviamente HERA ha il servizio in affidamento diretto, senza lo straccio di una vera gara d’appalto, per cui si parte proprio con il piede sbagliato. La prima voce della TARI è quindi data dal costo di gestione del servizio da parte di HERA spa, pari per il 2015 a € 7.833.540,19= (per il 2014 era di € 7.921.166= con una diminuzione di € 87.626=).  Nessun dirigente del Comune di Faenza è in grado di capire se questo costo è congruo, che tipo di controlli abbia veramente fatto l’ufficio regionale e, soprattutto, se i servizi effettivamente resi da HERA spa sul nostro territorio corrispondano per quantità e qualità a quelli preventivati. Inoltre nessun dirigente comunale è in grado di controllare se questa cifra comprenda una giusta retrocessione dei guadagni di HERA derivanti dalla nostra raccolta differenziata. Inoltre va considerato che negli ultimi tre anni Faenza ha perso circa 260 abitanti e circa 200 imprese (- 3,6%) e che la perdurante crisi economica ha ridotto il volume degli acquisti domestici e commerciali: ciò vuol dire che il volume dei rifiuti da trattare dovrebbe essere ragionevolmente calato. A fronte di questi dati HERA spa riduce il suo prezzo solo di € 87.626= circa (- 1,1%). Dai bilanci di HERA spa, pubblicati su internet, risulta che il servizio di gestione dei rifiuti è molto lucroso, generando un margine operativo lordo (cioè un utile lordo industriale) pari a circa il 27% del fatturato: questo dato lascia perplessi sull’effettiva capacità di Atersir di controllare e calmierare il prezzo del servizio. Un’altra voce importante della TARI è data dalla gestione amministrativa delle bollette e dei pagamenti, che il Comune ha affidato ad HERA spa per € 269.521,18= (IVA inclusa). In sostanza il nostro ufficio tributi comunale ha dato forfait perché oberato di altro lavoro, per cui dobbiamo pagare ad HERA questo servizio aggiuntivo. Se consideriamo che a Faenza ci sono circa 28.000= “famiglie anagrafiche” e circa 5.500 imprese attive, risulta che ogni bolletta ci costa € 8=, cifra probabilmente elevata considerando che tutta la gestione avviene in modo automatizzato. Ma, cosa ancora più grave, l’intero “data base” della TARI è gestito da HERA con un suo software, inaccessibile al Comune di Faenza: in sostanza il nostro Comune non ha il controllo dei contribuenti. Le altre voci della TARI sono date dalla scontistica per le utenze domestiche e non domestiche: in sostanza quei piccoli bonus che ci vengono dati per la nostra raccolta differenziata non li paga HERA spa (che comunque lucra su tali rifiuti), ma sostanzialmente vengono ripartiti a carico di tutti i faentini, in una sorta di “mutualità dei rifiuti”. Vi è poi un importo per il “fondo per disagio sociale” (€ 101.713=), cioè per le famiglie assistite dai servizi sociali e una quota per restituire ad HERA i soldi delle bollette insolute (€ 335.040,50=). In totale noi pagheremo per il 2015 una TARI di € 9.728.219,44=. Viste le condizioni economiche delle famiglie e delle imprese faentine, forse sarebbe il caso che il nostro Comune facesse un’analisi più approfondita della TARI, cercando di avere uno sconto da HERA, gestendo in proprio la bollettazione e controllando la quantità e qualità dei servizi resi. Se potessimo avere uno sconto del 7% da HERA (vuol dire ridurre il suo utile lordo dal 27% al 20%) e se facessimo le bollette con i nostri uffici (in fin dei conti basta comprare un software dedicato) potremmo avere una riduzione del costo totale di circa € 800.000=. Dimenticavo una cosa: il nostro Comune prende i dividendi da HERA spa (tramite la partecipata Ravenna Holding), per cui non ha alcun interesse a contestare i prezzi imposti da HERA a tutti noi. Forse dovremmo cominciare anche noi a chiamare Robin Hood perché ci tuteli da tutti questi sceriffi di Sherwood.

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